Museo non tradizionale, costituito da un’area di territorio che conserva, valorizza, tutela e fa conoscere il proprio patrimonio culturale e ambientale, naturalistico e storico-artistico grazie al coinvolgimento della comunità e delle istituzioni locali. Il termine è stato coniato negli anni Settanta del Novecento da due museologi, H. de Varine e G.-H. Rivière, e da allora gli e. si sono sviluppati in tutto il mondo. All’inizio gli e. hanno coinvolto soprattutto i territori rurali, per salvaguardarli dagli interventi di industrializzazione, poi quelli urbani, sviluppo dei musei di archeologia industriale, nati dall’esigenza di preservare impianti di produzione obsoleti e macchinari, come testimonianza delle attività industriali del passato. Ad oggi gli e., più di un centinaio in Italia, promuovono il confronto multidisciplinare dei saperi scientifici che operano per la conservazione e la trasmissione della memoria, e puntano a sostenere e incrementare il turismo. Il primo riconoscimento legislativo in Italia risale al 1995, anno in cui la regione Piemonte ha emanato una propria legge in materia, alla quale sono poi seguite quelle del Friuli, del Trentino, della Sardegna, della Lombardia, dell'Umbria, della Sicilia e altre, ma a tutt’oggi non c’è una legge a livello nazionale.