In origine, presso i Romani, breve iscrizione ed epitaffio, poi corta formula, specialmente giudiziaria. Nelle iscrizioni funebri, gli e. furono prima in versi saturni, poi in esametri, distici elegiaci, senari giambici.
Importanti gli e. degli Scipioni (conservati nei Musei Vaticani), dal 250 al 139 a.C.; quelli, di tradizione letteraria, a ricordo di Nevio, Plauto, Ennio, Pacuvio; quelli, infine, dei fondatori della potenza di Roma che Augusto collocò (2 a.C.) nel foro (➔ anche encomio; epitaffio).