Regista cinematografico (n. Sarajevo 1955). Diplomatosi alla scuola di cinema di Praga nel 1978, si segnalò, già con il film d'esordio Sjećaś li se Dolly Bell? (Ti ricordi di Dolly Bell?, 1981), per l'esuberanza dello stile e per la forza metaforica della rappresentazione. Tali qualità ha confermato nei successivi Otac na službenom putu (Papà è in viaggio d'affari, 1985) e Dom za vešanje (Il tempo dei gitani, 1988), rivelandosi una delle voci più significative della cinematografia dell'Est europeo. All'inizio degli anni Novanta è stato chiamato a dirigere alcuni corsi di regia alla Columbia University di New York; negli USA ha realizzato Arizona dream (1992). Con Underground (1995, ispirato a un romanzo di J. Becker), K. si è posto dinanzi alla storia del proprio paese cogliendovi una singolare commistione di tragico e grottesco. Lo stile volutamente eccessivo (enfatizzato dalla colonna sonora) ha caratterizzato anche il successivo Crna mačka, beli mačor (Gatto nero, gatto bianco, 1998). Come attore ha interpretato La veuve de Saint-Pierre (L'amore che non muore, 2000) di P. Leconte. Tra i suoi lavori più recenti: Super 8 stories (2001), Zivot je cudo (La vita è un miracolo, 2004); uno degli episodi del film collettivo All the invisible children (2005); Zavat (2007; Promise me this); Maradona by Kusturica (Maradona - El pibe de oro, 2008). Produttore di Mozzarella stories (2011), tra le sue interpretazioni più recenti vanno segnalate quelle nella pellicola collettanea 7 días en La Habana (2012), Au bonheur des ogres (2013), debutto sul grande schermo della saga di Malaussène di D. Pennac e La foresta di ghiaccio (2014) per la regia di C. Noce. Nel 2014 il regista ha diretto l'episodio Our life dell'opera collettanea Words with gods, della quale è stato anche interprete, mentre sono del 2015 la pellicola On the milky road, che ha diretto e interpretato, e del 2018 El Pepe. Una vida suprema (2018), documentario biografico dedicato all'uomo politico uruguyano.