Termine greco (ἐπιϕάνεια, «manifestazione»), usato in senso religioso dai Greci per indicare l’azione di una divinità che palesa la sua presenza attraverso un segno (visione, sogno, miracolo ecc.). Sono ricordate e. di Zeus, di Artemide, di Dioniso, e in particolare, di Asclepio, divinità sanatrice, che si manifestava al paziente, per lo più in sogno.
Nel mondo cristiano il termine è passato a designare la festa, di sicura origine orientale (certo non precedente al 3° sec.), commemorativa delle manifestazioni divine di Gesù Cristo: il battesimo di Gesù nel Giordano, l’adorazione da parte dei Magi e il primo miracolo a Cana.
In realtà, in tutto il mondo orientale vera e. è considerato il battesimo con l’intervento di Dio Padre, mentre in Occidente la festa non ricorda ormai che la venuta e l’adorazione dei Magi, celebrando la rivelazione di Gesù al mondo pagano.
Epifane fu soprannome di vari principi ellenistici e poi anche della dea Roma, indicante il concetto che il sovrano o la città dominante è dio presente, apparso in Terra.