(lat. Euganei) Antica popolazione fra le Alpi orientali e l’Adriatico, da ricollegare forse con i Liguri Ingauni. Vi appartenevano i Triumpilini in Val Trompia, i Camuni in Val Camonica e gli Stoni. Spinti dai Veneti, si ritrassero nelle valli alpine e si mescolarono con i Reti, rimanendo indipendenti fino alla conquista romana a opera di Quinto Marcio Re (117 a.C.) e di Scauro (115 a.C.).
Dagli E. prendono nome i Colli Euganei, gruppo collinoso vulcanico del Veneto, in provincia di Padova, che s’innalza, con netto contrasto morfologico, dalla pianura (Monte Venda, 603 m). È formato da rilievi privi d’allineamento, con poggi tondeggianti spesso isolati; costituisce un distretto eruttivo autonomo, con prevalenza di rocce trachitiche, formatosi in seguito a eruzioni multiple. Caratteristica la flora, pur molto degradata, che ricorda a un tempo l’alpina e l’appenninica. Migliori condizioni per le colture (vigneti, frutteti) presentano i terreni calcarei, mentre quelli trachitici sono coperti da macchia e da castagneti. Manifestazioni secondarie di vulcanismo sono le sorgenti termali (Abano, Montegrotto, Battaglia ecc.), che alimentano intensi flussi turistici. I centri principali, all’estremità meridionale del rilievo, sono Monselice ed Este.