(gr. Εὐρυδίκη) Nella mitologia greca, ninfa o figlia di Apollo; sposa di Orfeo, muore per il morso di un serpente. Orfeo ottiene di poterla ricondurre fra i vivi purché non si volga a guardarla prima dell’uscita dall’Ade, ma, quasi sulla soglia, si volta, ed E. gli è tolta per sempre.
La leggenda, cantata da Virgilio e da Ovidio, si ritrova in diverse opere drammatiche e musicali, ispirate al mito di Orfeo, alcune delle quali hanno per titolo Euridice, come la favola drammatica di O. Rinuccini, musicata da I. Peri (1600) e da G. Caccini (comp. 1600-01, rappr. 1602).
Tra le varie figurazioni dell'arte antica, la più celebre è il rilievo, noto in più copie, della cerchia fidiaca, in cui E. è raffigurata mentre si volge verso Orfeo, trattenuta per il polso da Ermete.