Prelato francese (Saint-Félix, Savoia, 1802 - Lacombe, Savoia, 1878). Sacerdote (1825), dal 1837 fu rettore del Piccolo Seminario di Saint-Nicolas du Chardonnet, dove ebbe a discepolo anche J.-E. Renan. Prof. di eloquenza sacra alla Sorbona (1841), nel 1845 era vicario arcivescovile di Parigi e nel 1849 fu nominato vescovo d'Orléans. Ebbe parte rilevante, quell'anno medesimo, nella preparazione del progetto Falloux sulla libertà dell'insegnamento. Qualche anno dopo cominciava a uscire la sua opera maggiore De l'éducation en général (3 voll., 1850-62), cui s'accompagnava De la haute éducation intellectuelle (1855-57): in entrambe rivivono i principî della tradizione dottrinale cattolica messi a confronto con le nuove idee, soprattutto di Rousseau. In quegli anni (1859-70), con A.-P. Falloux e Ch. Montalembert, D. venne definendo l'indirizzo politico-religioso del liberalismo cattolico francese: dopo il duro colpo del Sillabo il D., che pur avea difeso il potere temporale del papa, si batté ora per la difesa delle "libertà gallicane" e fu risoluto avversario del dogma dell'infallibilità pontificia. Politico più che teologo, entrato al senato repubblicano nel 1876, continuò la lotta su due fronti, contro la massoneria e la sua politica religiosa e contro l'integralismo cattolico verso il quale sostenne le esigenze della cultura moderna.