Nome di numerosi personaggi della storia romana. 1. Pretore nel 174 a. C., console nel 171, aspirò al comando della guerra contro Perseo, ma ebbe dal senato l'ordine di retrocedere. Censore nel 154, iniziò la costruzione di un teatro, che fu impedita dal senato. 2. Console con M. Terenzio Varrone nel 73 a. C. promulgò una legge per distribuzioni di grano alla plebe; fu sconfitto da Spartaco presso Modena nel 72. 3. Uno degli uccisori di Cesare; nato da famiglia patrizio-plebea prima dell'85 a. C., nel 54 fu questore con Crasso nella guerra contro i Parti e riportò nel 51 successi militari. Nel 49 parteggiò per Pompeo nella guerra civile. Si riconciliò quindi con Cesare, ma, forse per ambizioni deluse, fu poi tra i capi della congiura. Dopo la morte di Cesare dovette fuggire da Roma. A Cirene allestì una flotta, nominalmente contro i pirati, in realtà per prepararsi alla guerra civile. Ottenne dal senato il governo della Siria e l'incarico di condurre la guerra contro Dolabella. Unitosi poi con Bruto, affrontò i triunviri a Filippi: nel primo scontro, ignorando che l'ala di Bruto stava vincendo e prevedendo la sconfitta dei suoi soldati, si uccise (42 a. C.). La sua figura, che ispirò a W. Shakespeare l'omonimo personaggio del Julius Caesar, ebbe, attraverso questo, una singolare fortuna nella letteratura romantica, in cui appare uomo sinistro e malvagio, che avrebbe ucciso Cesare per torbide ragioni d'invidia e di gelosia. 4. Giurista romano (1º sec. d. C.), discepolo di Masurio Sabino, succedette al maestro nella direzione della scuola, che fu anche detta dei cassiani per l'alta fama ch'egli vi raggiunse. La sua opera maggiore, non pervenutaci (ci restano nel Digesto frammenti di un rifacimento di essa in 15 libri fatto da Giavoleno), sono i Libri iuris civilis che lo resero celebre. Gli si deve forse attribuire la prima stesura delle Istituzioni, rie laborate da Gaio sotto gli Antonini.