• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Catullo, Gaio Valerio

Enciclopedia on line
  • Condividi

Poeta lirico latino (n. Verona 84 a. C. circa - m. non prima del 54). Di agiata famiglia, andò a Roma appena indossata la toga virile e fu accolto nell'alta società e nei circoli letterarî più noti. Fu ben fornito di ricchezze con una casa a Verona e a Roma, una villa a Sirmione sul Garda, un'altra fra Tivoli e la Sabina. A Roma avvenne l'incontro e sorse l'amore per la donna che doveva essere la gioia e la tragedia della sua vita di poeta e d'uomo, ch'egli cantò sotto lo pseudonimo di Lesbia (con tutta probabilità Clodia, una delle sorelle di Publio Clodio Pulcro, moglie di Quinto Metello Celere). Non si sa quando cominciò l'amore tra C. e Lesbia; certo era cessato nel 55 a. C., ma già prima del 57 la morte del fratello aveva allontanato il poeta dalla sua donna; era stato un continuo succedersi di rotture e di riconciliazioni. Nel 57 C. seguì Gaio Memmio in Bitinia, forse anche per rimediare alle disastrose condizioni finanziarie, dovute alla sua prodigalità. Ne tornò senza aver ottenuto nulla, dopo essersi recato a piangere sulla tomba del fratello sepolto presso il promontorio Reteo. Tornato in Italia, cercò riposo e pace nella sua villa di Sirmione. Tali notizie si desumono dai suoi stessi carmi, dei quali egli fece non si sa quando una raccolta dedicandola a Cornelio Nepote. Ma il Liber giunto a noi (che quasi certamente, con i suoi 116 carmi, non contiene tutte le poesie composte dal poeta) non può corrispondere al lepidus libellus della dedica, anche perché contiene poesie più ampie e di argomento troppo grave per essere considerate nugae (cose leggere), come Catullo chiama i suoi versi. Forse il Liber fu messo insieme dopo la sua morte dagli amici, che adottarono non già un criterio cronologico ma quello della somiglianza delle forme metriche e dell'ampiezza dei componimenti. Così i carmi di C. si possono dividere in tre sezioni: 1. le cosiddette nugae, piccoli carmi in metri varî con prevalenza di endecasillabi (1-60); 2. i cosiddetti carmina docta (61-68), di maggiore impegno, epitalamî, poemetti, elegie, in composizione strofica di gliconei e ferecratei (61), esametri (62 e 64), galliambi (63), distici elegiaci (65-68); 3. epigrammi in distici elegiaci (69-116) che per l'argomento non si distinguono dalle nugae. I carmi del primo e del terzo gruppo sono pieni degli odî e degli amori di C. Egli passa attraverso tutti i gradi del sentimento alternando ad accenti delicati espressioni violente e volgari. I poeti greci di cui risentì (specialmente Archiloco, Saffo, Callimaco) non intorbidarono mai la limpidezza e sincerità delle sue espressioni. La figura di Lesbia, predominante, non ha mai l'aspetto di una finzione letteraria e balza viva anche nel c. 51 tradotto da Saffo. Nei carmina docta, del secondo gruppo, Catullo s'impone una disciplina più rigida. Il c. 61, vero epitalamio, è ispirato a un modello ellenistico a noi ignoto, ma non privo di elementi personali. Il c. 62 in esametri è un contrasto tra un coro di giovani e di fanciulle. Il c. 63, l'Attis, in versi galliambi, coi suoi ritmi strani e tormentati è pieno di tumultuoso impeto lirico. Il c. 64, intitolato dagli umanisti Epitalamio di Peleo e Tetide, canta le nozze di Peleo con Tetide, ma, con la tecnica degli alessandrini, inserisce nell'argomento principale l'altro ampio episodio dell'abbandono di Arianna prendendo spunto dalla scena intessuta nell'arazzo donato agli sposi. Il c. 65 è la dedica all'oratore Ortensio della versione del carme di Callimaco La chioma di Berenice, contenuta nel c. 66. La polimetria dei carmi di C. risponde al movimento del suo animo, la lingua è viva e familiare con espressioni un po' ricercate e grecismi nei carmi maggiori; C., il maggiore dei poetae novi, fu dagli antichi chiamato poeta doctus, con evidente allusione ai soli carmi maggiori, ma la sua poesia sgorga anche dagli strati più intimi dell'anima, sicché in lui la poesia riflessa e la spontanea si fondono armonicamente. Figlio dell'età sua e pur orgogliosamente individuale, avido di piaceri ai quali si abbandonava completamente, desideroso di gioie delicate, che ricercò invano nell'amicizia e nell'amore, trasse dai disinganni e dal vizio quell'amaro struggimento che tinge di sconsolata tristezza la sua poesia. ▭ Gli amori di C. per Lesbia furono liberamente interpretati e narrati da A. Panzini nel romanzo Il bacio di Lesbia (1937); C. e i suoi rapporti con Clodia sono anche al centro del romanzo The Ides of March (1950) di Th. Wilder.

Vedi anche
neoteroi Nome usato per la prima volta da Cicerone (con l’altro equivalente di poetae novi) per indicare polemicamente i poeti della sua età che, imitando gli alessandrini, si atteggiavano a innovatori. Essi predilessero argomenti mitologici (carmina docta) o leggere fantasie (nugae), sempre ricercando eleganza ... Clòdia (lat. Clodia). - Figlia di Appio Claudio Pulcro, sorella del tribuno della plebe del 58 a. C. Publio Clodio Pulcro; nata intorno al 94 a. Clodia, sposò nel 63 Q. Metello Celere. Fu accusata di aver avuto parte nella morte del marito. Cicerone le scagliò contro celebri invettive nel processo di Marco ... epigramma Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento mordace» appare in età romana.  ● La tradizione greca attribuisce epigramma già a Omero, ma i più ... Cornèlio Nepóte (lat. Cornelius Nepos). - Scrittore latino del 1º sec. a. C. Nacque al principio del secolo in una città non nota della regione padana. Visse a Roma lontano dalla vita politica; fu amico di Attico, di Cicerone, di Catullo, che gli dedicò le sue poesie. Morì nel 32 a. C. Scrisse diverse opere storiche: ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Letteratura
Tag
  • CORNELIO NEPOTE
  • ENDECASILLABI
  • POETAE NOVI
  • GAIO MEMMIO
  • CALLIMACO
Altri risultati per Catullo, Gaio Valerio
  • Catullo, Gaio Valerio
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Massimo Di Marco Il poeta latino dell'«odio e amo» Catullo è un poeta colto e raffinato, i cui gusti furono fortemente influenzati dai modelli greci. Ma è soprattutto il poeta che, con accenti sinceri, canta la travolgente passione per l'infedele Lesbia. Un poeta d'amore, capace come pochi di scavare ...
  • CATULLO, Gaio Valerio
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Secondo S. Girolamo (Chron., p. 150, 24 Helm), sarebbe nato l'87 a. C. e morto nel 57, a trent'anni. Peraltro, dato che alcuni carmi (11, 29, 45, 55, 113) alludono ad avvenimenti che vanno dal 59 al 55 almeno, è necessario ammettere che i trent'anni fossero dati in cifra tonda e che S. Girolamo, ritenuta ...
Vocabolario
gàio
gaio gàio agg. [dal provenz. gai, che è prob. dal got. *gaheis, cfr. ant. alto ted. gāhi]. – 1. a. Allegro, festevole; che esprime, negli atti, un’interiore letizia e serenità: un giovane g.; umore, carattere g.; una g. compagnia; un vispo...
catulliano
catulliano agg. [dal lat. Catullianus]. – Di Catullo, poeta lirico latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Catullo: carmi c.; stile c.; eleganza catulliana. Endecasillabo c., altro nome del verso falecio,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali