Famiglia di attori. Luigi (n. Meldola 1786 - m. presso Marradi 1845), orefice a Lugo, lasciò la professione per dedicarsi all'arte drammatica; applaudito per la sobria naturalezza della recitazione appresa alla scuola di L. Vestri; eccellente interprete delle commedie di Goldoni e di G. Giraud. Suo figlio Gaetano (Lugo 1806 - Roma 1884) fu dal 1844 nella Compagnia reale sarda e con gli attori di questa, diretti da F. Righetti, nel 1856 a Parigi applaudito interprete della commedia goldoniana; fu poi con E. Rossi e nel 1860 a capo di una compagnia detta dell'Italia Centrale, quindi direttore dell'Accademia dei Fidenti di Firenze; autore di opere drammatiche (2 voll., pubbl. 1887), tra le quali la più nota è Clelia o la plutomania (1854). Il fratello di Gaetano, Angelo (Lugo 1808 - Rovigno d'Istria 1859), esordì con G. Astolfi e fece parte di primarî complessi con L. Taddei, R. Mascherpa, L. Domeniconi, A. Pisenti e P. Solmi. Il figlio di Angelo, Luigi (Milano 1831 - Bologna 1890), esordì come brillante e fu con A. Monti e L. Preda, F. Sadowski, poi nel 1870-72 caratterista e promiscuo con L. Bellotti-Bon, quindi con G. Pezzana ed E. Novelli.