Architetto e scultore (Porlezza 1532 - Roma 1602). Allievo di Michelangelo, poi, indirettamente, del Vignola, svolse la sua attività quasi sempre a Roma, ove fu il principale architetto nell'ultimo venticinquennio del XVI secolo. La sua produzione, specie nelle facciate di chiese, di cui trasmise gli schemi definitivi a due ordini sovrapposti e a risalti ritmici, rivela spesso un'audace ricerca tecnica, una consumata esperienza e un robusto senso dell'architettura, e segna il trapasso dalla normativa classicista ai modi dell'incipiente barocco.
A Roma completò la chiesa del Gesù (facciata, cupola); eseguì la facciata di S. Luigi dei Francesi, le chiese della Madonna dei Monti, di S. Atanasio dei Greci, S. Paolo e S. Maria Scalacoeli alle Tre Fontane, ecc., i palazzi Mattei (poi Caetani), Crescenzi, Capizucchi; il prospetto e il cortile della Sapienza, il completamento del palazzo Farnese, ecc. Fuori di Roma eseguì il palazzo comunale di Velletri, la chiesa di S. Sinforosa a Tivoli e la villa Aldobrandini a Frascati. Fu impegnato nel proseguimento di due grandi imprese michelangiolesche: la cupola di S. Pietro (insieme con D. Fontana), che fu voltata con la linea esterna lievemente acuta in sostituzione del profilo semicircolare voluto da Michelangelo, il Campidoglio, cui egli attendeva già vivente Michelangelo (1563), a cui si dedicò sino al 1598 via via discostandosi dal progetto michelangiolesco, specialmente nella nuova importanza attribuita agli assi radiali. Concluse anche la cappella Sforza in S. Maria Maggiore e progettò numerose fontane in varie piazze di Roma.