(fiamm. Henegouwen) Provincia del Belgio meridionale. Comprende la parte sud-occidentale dello Stato, solcata dalla Schelda, dai suoi affluenti Haine (che le dà il nome) e Dendre, e dalla Sambre (Mosa). Fioerenti l’agricoltura (cereali, ortaggi, frutta, tabacco, barbabietole da zucchero) e l’allevamento (cavalli, bovini). Importanti bacini carboniferi (Mons e Charleroi) hanno alimentato una intensa attività industriale (impianti siderurgici, meccanici, elettrotecnici, chimici, tessili, alimentari e del vetro). Capoluogo è Mons, ma centro maggiore è Charleroi.
Nell’Europa carolingia, dopo il trattato di Verdun (843) divenne contea della Lotaringia e fu poi unita alla Germania (925). Dalle vicende dinastiche fu portata nell’orbita della Fiandra (1055), poi della Francia: con l’arbitrato di Pérenne (1246), il re Luigi IX assegnò l’H. ai d’Avesnes, la Fiandra ai Dampierre. Il matrimonio di Margherita d’Olanda, ultima della casa di Avesnes, con Ludovico il Bavaro, trasferì la contea di H. nella casa di Baviera. Unita nel 1418 con il Brabante, annessa nel 1433 al ducato di Borgogna, passò nel 1482 agli Asburgo. Una parte della contea (territori di Avesnes, Valenciennes, Maubeuge e Bouchian), con le guerre di Luigi XVI e i trattati dei Pirenei (1659) e di Nimega (1678), entrò a far parte della Francia; l’H. austriaco, dopo il periodo napoleonico, divenne (1814) una provincia dei Paesi Bassi e dal 1830 del Belgio.