Economista, storico e teorico del marxismo (Cracovia 1881 - Lipsia 1950). Visse a Vienna, dove si laureò in legge nel 1908, e poi a Francoforte, insegnando economia politica all'università e collaborando all'Istituto per la ricerca sociale. Nel 1933, insieme agli altri membri dell'Istituto, fu costretto ad emigrare a Parigi, quindi a Londra e a New York. Chiamato, nel 1949, a Lipsia per un incarico all'università, vi morì l'anno dopo. La sua opera fondamentale, Das Akkumulations- und Zusammenbruchgesetz des kapitalistischen Systems (1929; trad. it. Il crollo del capitalismo, 1971), rivaluta la centralità della teoria marxiana della crisi e del crollo del capitalismo, all'interno di un'analisi volta ad identificare gli elementi contraddittorî interni al sistema, in contrapposizione sia alle interpretazioni "morali" del socialismo, che facevano leva sugli elementi di ingiustizia sociale, sia ad approcci meramente deterministici. Tra le altre opere ricordiamo: Eine neue Theorie über den Imperialismus und die soziale Revolution (1928), Die Änderung des ursprünglichen Aufbauplans des marxschen Kapital und ihre Ursachen (1929), Die Wert-Preis-Transformation bei Marx und das Kriesenproblem (1932), The evolutionist revolt against classical economics (in Journal of political economy, 1943), tutte pubblicate in Italia in Saggi sulla teoria della crisi (1975).