IDEOLOGIA (dal gr. ἰδέα "idea" e λόγος "trattazione")
Termine adottato dalla scuola francese, che fu detta appunto degli "ideologi", e particolarmente dal maggiore di essi, A.-L. Destutt de Tracy, per designare la scienza filosofica che doveva analizzare i contenuti della coscienza, prescindendo dai presupposti oggettivistici proprî tanto della psicologia quanto della metafisica. Il suo motivo filosofico derivava infatti dall'empirismo e dall'associazionismo di Locke e di Condillac. Dalla Francia, il termine (che può darsi, del resto, lo stesso Destutt de Tracy avesse attinto alla Wissenschaftslehre del Fichte, sia pure empirizzandone il valore) passò in Italia, dove fu usato da P. Galluppi, da M. Gioia, da A. Rosmini, da B. D'Acquisto. D'altra parte, in quanto gl'ideologi francesi rappresentarono, tra la fine del sec. XVIII e il principio del XIX, il pensiero politico dell'illuminismo, si comprende come col nome d'ideologia Napoleone potesse definire l'idealismo politico dei puri teorici: di qui l'origine del senso svalutativo del termine, adoperato per designare le teorie prive di fondamento materiale nella realtà o inconsapevoli di tale loro primo fondamento. Questo significato fu reso poi sistematico particolarmente dal marxismo, che sotto il nome d'ideologismo combatté tutte le concezioni politiche che si presumessero superiori allo stretto nesso di causalità e di azione reciproca collegante nella storia le formulazioni ideali e le esigenze sociali ed economiche.
Bibl.: F. Picavet, Les idéologues, Parigi 1891. Ampia bibliografia in R. Eisler, Wörterbuch d. philos. Begriffe, I, 4ª ed., Berlino 1927, pp. 713-14.