I. del terreno è il carattere che dipende dalla proporzione dei diversi costituenti principali, inorganici e organici: terreni di medio i. (o terreni mezzani) sono detti quelli che contengono i detti costituenti nella proporzione più adatta per la coltura.
Nella pittura, lo strato di colore che forma la superficie di un dipinto. Il termine si usa soprattutto per la pittura a olio. Si ha i. magro quando lo strato è sottile per un largo impiego di solventi, i. a corpo, quando lo strato di colore è più denso o aggrumato. Dalla densità dell’i. dipendono spesso la frequenza, la profondità e l’assetto dei cretti. L’i. può essere compiuto sulla tavolozza, con la mescolanza dei colori, o direttamente sulla tela, sovrapponendo tocchi o strati con il pennello o la spatola. L’i. magro è più frequente nelle pitture classicheggianti, nelle quali predomina il chiaroscuro; l’i. grasso si trova soprattutto nei dipinti che mirano a vivi effetti di colore e nella pittura moderna, dagli impressionisti in poi. Un i. eccessivo tende con il tempo a crollare; se liscio a screpolarsi; se troppo sottile ad alterarsi; un i. normale, non tormentato, è salutare per la pittura; invecchia bene, indorandosi.
Nelle costruzioni, ogni miscuglio costituito da un legante (gesso, calce, cemento), acqua e materiali inerti (sabbia, ghiaia, pietrisco) prima che abbia inizio la presa: la preparazione è effettuata con betoniere; per quantitativi limitati può essere fatta a mano con la pala o con la cazzuola.