Ramo dell’orientalismo, detto anche indologia, che studia la civiltà dell’India (lingue e letterature, religioni e filosofie, storia antica e medievale sino alla penetrazione europea). Sorta come disciplina autonoma in Inghilterra nella seconda metà del 18° sec., con W. Jones e H.T. Colebrooke, ebbe sviluppo nel corso del 19° sec. nelle nazioni d’Europa, in connessione sia con gli indirizzi della linguistica (scoperta dell’unità indoeuropea) e dell’indagine filosofica e storico-religiosa, sia in generale con il movimento romantico (i fratelli Schlegel, F. Bopp, F.A. Weber in Germania, E. Burnouf in Francia, M. Müller in Inghilterra, G. Gorresio e M. Kerbaker in Italia). Gli ultimi decenni del 19° sec. e i primi del 20° hanno condotto a uno spostamento degli interessi teorici e a un approfondimento nello studio della civiltà indiana, indagata non più solo attraverso la lingua e la letteratura sanscrita ma anche nelle fonti pracrite e pāli e nelle lingue medievali e moderne.