Uomo politico romeno (n. Oltenita 1930). Membro del Partito comunista, dal 1971guidò l'opposizione interna a N. Ceauşescu e, nel 1989, il Fronte democratico di salvezza nazionale che pose fine al regime. Presidente della Repubblica (1990-96; 2000-05), dovette fronteggiare la difficile fase di transizione a una economia di mercato e la ripresa dei movimenti nazionalisti e xenofobi.
Vita e attività. Entrò a far parte (1953) del Partito comunista romeno e fu membro effettivo (1968-84) del Comitato centrale del partito. Guidò il Fronte di salvezza nazionale (FSN) fino al rovesciamento di Ceaşescu (nov. 1989) e al controllo del paese. Dopo l'esecuzione di Ceaşescu, I. fu nominato presidente della Repubblica ad interim. La carica fu legittimata dalle elezioni presidenziali del maggio 1990, in cui I. ottenne l'85% dei voti. Nonostante la vittoria elettorale, crebbero nei mesi successivi le proteste contro il governo, accusato di continuità nei confronti del precedente regime. Le nuove elezioni generali, svoltesi nel sett. 1992, portarono alla vittoria del FDSN (Fronte democratico di salvezza nazionale; dal 1993 Partito della socialdemocrazia), una formazione distaccata dal FSN su iniziativa dello stesso Iliescu. Le elezioni presidenziali dell'ottobre videro la sua riconferma, nonostante una sensibile perdita di consensi. La sua popolarità fu scalfita dalla gestione autoritaria del potere e dagli insuccessi in campo economico; I. scontentò, in particolare, le frange più nazionaliste a causa del trattato di cooperazione e di amicizia con l'Ungheria e del rafforzamento delle relazioni con i paesi occidentali (nel 1993, la Romania aderì alla CEE; un anno dopo, fu sottoscritto un accordo di cooperazione con la Nato). Le elezioni del novembre 1996 videro così l'affermazione di E. Costantinescu, leader della Convenzione democratica. Quattro anni dopo, I. si ripresentò alle elezioni presidenziali, che registrarono la sua rielezione, attraverso una vittoria netta (quasi il 70% dei voti). Durante il mandato di I., la Romania si schierò con convinzione a fianco degli Stati Uniti in occasione della guerra in Iraq e nel 2004 entrò a far parte della Nato. Le elezioni presidenziali del 2004 designarono come suo successore il candidato conservatore T. Băsescu. Nel 2018 I. è stato accusato di crimini contro l'umanità commessi nel dicembre 1989.