Processo di alterazione subito dagli oli e dai grassi che acquistano odore e sapore sgradevoli. Può avvenire sotto l’azione della luce e dell’ossigeno dell’aria o per effetto di batteri e muffe. Nel primo caso (i. ossidativo o autossidazione) gli oli o i grassi insaturi, per presenza di un doppio legame, fissano una molecola d’ossigeno formando perossidi, i quali poi possono trasformarsi in idrossiderivati, in idrossichetoderivati, in chetoni ecc., ai quali si deve l’odore pungente e il sapore sgradevole. Si ammette generalmente che il meccanismo con cui ha luogo il processo di i. sia quello dell’autossidazione, che comporta la formazione di radicali liberi idroperossidi per azione dell’ossigeno atmosferico sui gruppi metilenici adiacenti al doppio legame; ha così inizio una reazione a catena che si conclude con la formazione dei prodotti di alterazione. Mentre queste reazioni che portano a i. possono avvenire solo su acidi grassi non saturi, l’i. provocato da muffe e batteri (i. chetonico o rancidità biochimica) si può verificare anche su composti saturi. Le muffe provocano l’ossidazione dell’atomo di carbonio in posizione β rispetto al gruppo carbossilico e la successiva messa in libertà di un chetone. Un altro tipo di alterazione, abbastanza comune per le sostanze grasse e che impropriamente viene definito i. idrolitico consiste nella scissione dei trigliceridi, per opera della lipasi, in acidi grassi liberi, digliceridi, monogliceridi e glicerina. Questa alterazione, che più esattamente deve definirsi acidità libera, viene solitamente inclusa tra i processi di i. soltanto perché la liberazione di acidi grassi volatili impartisce al prodotto il caratteristico odore di rancido.
Moltissimi prodotti chimici, sia naturali sia di sintesi, sono in grado di prevenire o ritardare i fenomeni di i. grazie alle loro proprietà antimicrobiche e antiossidanti. Tra gli additivi autorizzati vi sono: acido sorbico (E 200), sodio sorbato (E 202), L-ascorbile palmitato (E 304), estratti (E 306) d’origine naturale ricchi di tocoferolo, alfatocoferolo di sintesi (E 307), gallato di propile (E 310), butilidrossianisolo (E 320), estere citrico dei mono- e digliceridi di acidi grassi alimentari (E 472).