Medico e virologo Italiano (Peschiera Maraglio 1913 - Roma 1998). Iniziatore della disciplina della virologia nell’Istituto Superiore di Sanità (Roma), ebbe grande influenza nell’ambiente scientifico per i suoi contributi sulla standardizzazione e controllo dei vaccini virali e per la sua partecipazione ai programmi nazionali e internazionali di immunizzazione contro l’influenza e la poliomielite.
Vita e attività scientifica
Laureato in medicina nel 1937 presso l’Università di Pavia, dopo un breve periodo nell’Istituto di Zoologia dell’Università La Sapienza di Roma, nel 1942 continuò la sua attività di ricerca nel Laboratorio di microbiologia dell’Istituto Superiore di Sanità, dove passò gran parte della sua vita scientifica dando inizio a un gruppo di ricerca di virologia successivamente istituito in Laboratorio di cui fu direttore fino al 1978, anno del suo pensionamento. Dopo la seconda guerra mondiale lavorò presso il Rockefeller Institute for Medical Research, New York (1949-50) svolgendo studi sulle proprietà delle varianti antigeniche dei virus dell’influenza A. Nel 1956 fu uno dei primi ricercatori a isolare e identificare il virus ECHO 9 (Coxsackie A23) quale agente etiologico di meningiti asettiche. Successivamente (1956-58) fu professore associato di pediatria presso il Department of Pediatrics della University of Kansas, Kansas City, dove svolse studi sperimentali nella scimmia sulla patogenesi della poliomielite e analisi delle variazioni antigeniche dei tipi di poliovirus. Al ritorno nell’ISS continuò le sue ricerche sulla patogenesi, epidemiologia e profilassi della poliomielite, sulla struttura dei virus influenzali e sulle proprietà strutturali e riproduttive di virus enterici dei primati (adenovirus e virus ad essi associati). Per tali ricerche, nel 1977 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli conferì il Premio Internazionale della Fondazione Guido Lenghi per la Virologia biologica o clinica. Il suo contributo agli studi sulla vaccinazione contro la poliomielite con il vaccino vivo attenuato fu molto apprezzato da A.B. Sabin e da tutta la comunità scientifica operante nel controllo della poliomielite negli anni ’50 - ’70. A. fu per molti anni membro del WHO Consultative Group on Poliomyelitis, nel cui ambito ebbe un ruolo fondamentale nella selezione dei ceppi di vaccino, nella valutazione della neurovirulenza, nella messa a punto di sperimentazioni cliniche e nella preparazione di grandi campagne di vaccinazioni. Dopo il pensionamento (1979-84) continuò la sua attività come consulente della WHO e passò diversi periodi di mesi in India nell’Haffkine Institute di Bombay e nel suo stabilimento di produzione di Kasauli, mettendo a disposizione la sua esperienza per la produzione, la standardizzazione e il controllo del vaccino antipolio vivente attenuato da impiegare per la vaccinazione di massa dei bambini indiani.
Bibliografia
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