Regista teatrale e cinematografico e teorico ceco (Humpolec, Jihlava, 1894 - Praga 1953). Membro del gruppo d'avanguardia Devětsil ("Il farfaraccio"), coltivò in principio la recitazione corale e gli spettacoli di massa. Fu per lunghi anni regista del Teatro Liberato. Dopo la seconda guerra mondiale fu regista del Teatro Nazionale di Praga, del quale divenne nel 1948 direttore. Dai più audaci esperimenti moderni (Apollinaire, Cocteau, Jarry, Nezval) seppe passare ai classici cechi (Tyl, Klicpera, Mrštík). Scrisse, tra l'altro, i volumi Roztočené jeviště ("Palcoscenico girevole", 1925) e Sláva a bída divadel ("Gloria e povertà dei teatri", 1937), e redasse la rivista Otázky divadla a filmu ("Problemi del teatro e del film").