Strauss, Johann junior
Nel regno del valzer, sulle sponde del Danubio
Compositore e direttore d’orchestra viennese del 19° secolo, Johann Strauss figlio, noto come il re del valzer, vede legata la sua fama alla copiosa produzione di musica da ballo. Effervescente e raffinata, estrema manifestazione di gioia di vivere e spensieratezza, la sua musica ha rispecchiato fedelmente l’ambiente vivace e mondano della Vienna asburgica
Johann Strauss nacque a Vienna nel 1825. Il padre Johann, celeberrimo direttore d’orchestra e prolifico autore di musica da ballo, raggiunse grande fama eseguendo le proprie composizioni – tra cui la nota Marcia di Radetzky – con il suo piccolo complesso con il quale si esibiva a Vienna e nell’Europa centrale.
Nonostante avesse acquisito successo e agiatezza economica con la professione di musicista, Johann padre si oppose sempre tenacemente agli studi musicali dei figli, tra i quali Johann – destinato agli studi bancari – spiccava per l’eccezionale talento. Questi allora studiò musica di nascosto dal padre e con l’aiuto della madre, sotto la guida di alcuni musicisti dell’orchestra paterna; arrivò così a formare nel 1844 una propria orchestrina di quindici elementi, con la quale ottenne lusinghieri riconoscimenti, tanto da rivaleggiare con il complesso del padre.
A riprova di tale rivalità, durante i moti del 1848 Johann padre appoggiò i conservatori, mentre Johann figlio non esitò a mettere a rischio la propria carriera scrivendo marce per i liberali.
Alla morte del padre, nel 1849, Johann unificò le due orchestre, intraprendendo tournée in Austria, Polonia, Germania e Russia. Stremato da un’attività troppo intensa e frenetica, a partire dal 1853 Strauss poté lavorare con maggiore tranquillità grazie all’aiuto del fratello Josef, che lo affiancò dopo aver lasciato – seppure controvoglia – gli studi di ingegneria. Grazie alla successiva presenza dell’altro fratello Eduard, quella che ormai era diventata un’avviatissima impresa familiare assunse un vero e proprio monopolio della musica da ballo in Austria; l’orchestra veniva spesso divisa in complessi di organico più ridotto, che potevano così esibirsi contemporaneamente in luoghi diversi.
Gli anni Sessanta furono per Strauss felici e produttivi: nel 1862 si sposò, e dal 1863 al 1870 diresse i balli della corte viennese, per la quale scrisse i suoi valzer più conosciuti, tra cui il celeberrimo Sul bel Danubio blu (1867). Quest’ultimo riscosse un successo tale che nel 1872 venne eseguito trionfalmente a Boston (negli Stati Uniti) da un complesso di ben 20.000 esecutori, diretto dallo stesso Strauss e da 20 direttori assistenti. Dato il numero di strumentisti, disseminati in un’area molto vasta, fu necessario un colpo di cannone per segnalare l’inizio dell’esecuzione. Sull’esempio di Jacques Offenbach, Johann iniziò negli anni Settanta a comporre operette, continuando fino a due anni prima della morte, avvenuta nel 1899. Delle sue 16 operette rimangono attualmente in repertorio Il pipistrello (1874) e Lo zingaro barone (1885). Strauss compose anche un’opera comica, Ritter Pázmán (1892), che tuttavia non ebbe molto successo.
Le composizioni di Johann Strauss hanno incontrato durante la sua vita e continuano a incontrare a tutt’oggi uno straordinario successo; danze come Vita d’artista, Storie del bosco viennese, Vino, donne e canto, valzer dell’imperatore, Sangue viennese, Pizzicato-polka, oltre naturalmente a Sul bel Danubio blu, sono conosciute e amate nel mondo intero.
Premiata da un’enorme popolarità, la sua musica non è però superficiale, scritta solo per obbedire ai gusti del pubblico. Strauss cercò la fama e godette di riconoscimenti economici, ma il suo limpido stile compositivo rivela la conoscenza e l’assimilazione dell’armonia romantica di Wagner e di Liszt. La sua produzione da ballo comprende più di 500 brani tra valzer, polke, marce, mazurke e galop; in particolare nei valzer, riconosciuti unanimemente come il vertice, Strauss sviluppò la forma classica della danza popolare, innovandola in senso melodico, armonico e ritmico. Anche la strumentazione e la ricerca timbrica si rivelano tra le più originali del 19° secolo, tanto che Strauss figlio fu molto apprezzato da compositori quali Wagner, Brahms nonché Richard Strauss, che lo definì «il più amabile dispensatore di gioia».