Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia 1904 - Innsbruck 1984), fratello di Hugo. È considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. 20º. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II. L'amplissima e varia produzione teologica di R. (più di 30 volumi e, complessivamente, circa 1600 pubblicazioni, raccolte in parte nelle Schriften zur Theologie) va considerata come l'applicazione ogni volta particolare e concreta della visione teologico-filosofica teorizzata soprattutto in Geist in Welt. Zur Metaphysik der endlichen Erkenntnis bei Thomas von Aquin e in Hörer des Wortes. Zur Grundlegung einer Religionsphilosophie.
Entrato nei gesuiti nel 1922 e ordinato prete nel 1932, ha studiato filosofia e teologia. È stato professore ordinario di discipline teologiche nelle università di Innsbruck, di Monaco (sulla cattedra che fu di R. Guardini), di Münster. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II e fu membro (1969-73) della Commissione teologica internazionale.
R. vuole attualizzare il tomismo facendolo incontrare col pensiero heideggeriano e, sulla traccia di Maréchal, con la filosofia trascendentale: lo spirito umano si realizza, per R., nella conversio ad phantasma, cioè in quella essenziale apertura sul mondo, dalla quale lo spirito è rinviato, attraverso una riflessione trascendentale su tale propria essenza, alla conoscenza dell'essere nel suo valore assoluto. Ma questa riflessione antropologico-trascendentale non implica una precedenza e un'indipendenza della filosofia rispetto alla teologia, bensì un loro indissolubile intreccio, perché ogni proposizione intorno all'uomo è circoscritta, per R., da un apriori teologico; l'umanità stessa è tale perché Dio ha voluto la sua autoespressione nel Logos. L'uomo, «uditore della parola», è pertanto orientato a priori verso la storia entro cui si verifica la rivelazione. Tra gli scritti filosofici, su cui hanno influito I. Kant, M. Heidegger e J. Maréchal, vanno ricordati: Geist in Welt. Zur Metaphysik der endlichen Erkenntnis bei Thomas von Aquin (1939, 2a ed. 1957; trad. it. 1989) e Hörer des Wortes. Zur Grundlegung einer Religionsphilosophie (1941; trad. it. 1967). La sintesi più compiuta del suo pensiero è nel Grundkurs des Glaubens. Einführung in den Begriff des Christentums (1976; trad. it. 1977). Si tratta di un'introduzione al cristianesimo che risponde a due esigenze: connettere organicamente tutto il mistero cristiano e reintrodurre la fede in un mondo che ha perduto le convinzioni religiose tradizionali. Ponendosi a un «primo livello di riflessione», R. offre una giustificazione «sapienziale» della fede con alcuni «passaggi» (Gänge), che coprono l'intera riflessione teologica. Riassumendo le sue conclusioni gnoseologiche e metafisiche, delinea le caratteristiche fondamentali dell'uomo cui è rivolto l'autentico e definitivo messaggio cristiano. La maggior parte dei suoi numerosissimi scritti sono raccolti nelle Schriften zur Theologie (16 voll., 1954-84; trad. it. 1964-86). R. ha anche diretto la 2a ed. del Lexicon für Theologie und Kirche (1957-67) e il lessico teologico Sacramentum mundi (4 voll., 1967-69; trad. it., 8 voll., 1974-77).