(ted. Karlsbad) Città della Repubblica ceca, nella Boemia occidentale. Sorta intorno al castello fatto erigere da Carlo IV (14° sec.), possesso dei conti Schlick dal 1434, nel 1547 divenne città demaniale e rimase fedele agli Asburgo anche durante la rivolta boema (1618-20), sebbene aperta alle idee della Riforma. Nel 1707 fu riconosciuta città libera della corona.
Nel 1819 Metternich vi proclamò i decreti di Karlsbad, misure liberticide nello spirito della Santa Alleanza elaborate dai ministri degli Stati della Confederazione tedesca successivamente agli attentati contro A. Kotzebue e K. Ibell. Prevedevano la sorveglianza speciale sulle università con l’istituzione dei curatori; lo scioglimento di ogni associazione segreta tra studenti e delle Burschenschaften (movimenti studenteschi improntati a un forte spirito nazionalistico e liberale); la censura su qualsiasi giornale e stampato che fosse inferiore ai 20 fogli; la costituzione di una commissione centrale investigativa, con sede a Magonza. Tali deliberazioni furono abrogate nel 1848.
Il 25 aprile 1938 il Partito dei tedeschi dei Sudeti tenne il congresso di Karlsbad, che accolse il programma nazionalsocialista e richiese alle autorità di Praga la concessione dell’autonomia alle parti della Repubblica cecoslovacca abitate in maggioranza da cittadini di lingua tedesca.
È sede di un importante festival cinematografico fondato nel 1946.