(gr. Λάρισσα o Λάρισα) Città della Grecia centro-orientale, sulla riva destra del fiume Peneo, capoluogo del nomo omonimo.
Menzionata da Omero come sede dei Pelasgi, la città in età storica era dominata dalla dinastia degli Alevadi, con capostipite Aleva il Rosso. L’alleanza degli Alevadi con i Persiani durante la guerra nazionale di indipendenza (480 a.C.) provocò l’inimicizia dei Greci e in particolare di Sparta, che, alla fine della guerra del Peloponneso, appoggiò l’avvento al potere (404) del partito avverso agli Alevadi, capitanato da Licofrone tiranno di Fere. Tornati presto al potere, gli Alevadi ricorsero più volte (369 e 352) ai re della Macedonia contro l’ingerenza di Fere, portando alla sottomissione di L. alla dinastia macedone, durata per tutto il 3° secolo. Occupata dopo la battaglia di Cinoscefale (197) dai Romani, la città rimase fedele a Roma e ne fu favorita come capitale della lega dei Tessali. Sede metropolitana della Thessalia I dal tempo di Costantino, fu fortificata da Giustiniano. In seguito alla conquista latina di Costantinopoli (1204) divenne feudo dipendente da Bonifacio, marchese del Monferrato; successivamente fece parte del regno di Tessalonica, quindi del principato della Grande Valacchia (nome, nel 14° sec., della Tessaglia). Divenuta possesso ottomano nel 1460, da allora subì la progressiva infiltrazione turca nella sua popolazione. Entrò a far parte del regno di Grecia nel 1882.
Importanti resti preistorici (Neolitico ed età del Bronzo) sono stati rinvenuti nell’area circostante alla città. Di questa, si conservano i resti del teatro (con sedili di marmo recanti i nomi dei cittadini più in vista), quelli di alcuni templi, dell’Odèion e numerose iscrizioni dedicatorie del periodo tardo-ellenistico e romano. Tra la produzione artistica: una grande stele votiva (4° sec. a.C.), dedicata a Posidone; una testa di Atena e la serie di stele di marmo con figure di profilo.