Biologo, paleontologo e sociologo (Joliet, Illinois, 1841 - Washington 1913). Fortemente influenzato dal positivismo di A. Comte e dalle teorie evoluzionistiche di H. Spencer, elaborò una sociologia sistematica, che concepì come scientia scientiarum. Da notare in particolare la sua convinzione della natura psicologica delle forze sociali e l'ammissione, in contrapposizione a Spencer e a S. Summer, della direzionalità e scopo dell'agire umano. Sostenne posizioni apertamente democratiche e talora radicali nell'ambito dei programmi di riforma sociale battendosi, per es., per l'emancipazione femminile e per la diffusione dell'istruzione e del sapere sulla base di eguali opportunità per tutti. Il suo disegno di fondo rimane peraltro l'affermazione di una sociocrazia scientifica piuttosto che di quel socialismo e di quei movimenti di sinistra, sindacali e no, a lui contemporanei, di cui pure approvò le intenzioni e gli obiettivi. Considerato il padre della sociologia americana, fu presto dimenticato e del suo insegnamento rimase soltanto l'orientamento verso una metodologia scientifica. Fu il primo presidente dell'American sociological society (1906).