Psicologo statunitense (Johnson County, Indiana, 1877 - Palo Alto 1956). Prof. di psicolgia alla Stanford University di Palo Alto (dal 1910), affrontò le problematiche di psicolgia applicata, genetica e differenzale; concentrò i suoi studi sull'intelligenza e sui sistemi per misurarla. Fu ideatore tra l'altro dei test d'intelligenza collettivi durante la prima guerra mondiale (Army Alfa test e Army Beta test).
Studiò alla Clark University di Worcester; svolse tutta la sua carriera accademica alla Stanford University dove fu "Assistant professor of education" (1910-1912), "Associate professor of education" (1912-1916) e "Professor of education" (dal 1916), finché nel 1922 fu nominato professore e capo del dipartimento di psicologia, cariche tenute sino al 1942, quando gli fu conferito il titolo di professore emerito di psicologia. Partecipò alla prima guerra mondiale come direttore di ricerca per lo sviluppo dei tests mentali dell'Esercito (Army Alpha e Army Beta), passando quindi a far parte del comitato per la selezione delle reclute.
Tra gli importanti contributi nell'ambito dello studio dell'intelligenza, gli si devono la revisione della famosa scala di misura Binet-Simon (conosciuta negli USA col nome di Stanford-revision o Stanford-Binet, 1916; scala rivista da ultimo in collaborazione con M. A. Merrill, da cui la denominazione di scala Merrill-Terman) e l'adozione del concetto di quoziente d'intelligenza (già proposto dallo psicologo tedesco W. Stern). Particolarmente interessato alle capacità intellettive dei bambini superdotati, iniziò (1921) su un vasto campione (1500 bambini con quoziente d'intelligenza a partire da 140) un'approfondita ricerca sul loro sviluppo: la ricerca, proseguita da T. fino agli ultimi anni di vita, gli permise di sostenere la tesi di un permanere nei soggetti, anche nell'età adulta, di quelle caratteristiche intellettuali d'eccezione che ne avevano determinato la selezione, benché T. fosse andato con gli anni sfumando la sua iniziale asserzione di un'ereditarietà dell'intelligenza basata appunto su un'apparente invarianza della stessa, una volta fatta astrazione dall'ambiente culturale e dalle motivazioni. Si occupò anche di costruire strumenti di misura per la mascolinità e la femminilità (1936) e per lo studio della felicità coniugale (1938). Da segnalare infine lo Stanford Achievement test, reattivo usato per misurare i progressi dell'alunno nella comprensione delle parole e nella padronanza della grammatica (in collab. con T. L. Kelley e G. M. Ruch, 1919, 1940, 1953), che ebbe larga diffusione. Opere principali: The measurement of intelligence (1916); Genetic studies of genius (5 voll., 1925-59); Sex and personality (in collab. con C. C. Miles, 1936); Psychological factors in marital happiness (in collab., 1938).