Componente biotica (fauna e flora) dell’ambiente d’acqua dolce, di norma assai più ossigenato del mare e caratterizzato da una esigua quantità di sali disciolti. Per il limitato volume e la discontinuità di questo ambiente, le condizioni di vita del l. sono in genere assai più variabili che nel mare (per es., oscillazioni di temperatura), talora addirittura precarie, come quelle delle pozze temporanee, degli stagni, dei terreni ecc.
Gli organismi del l., detti limnobionti, hanno liquidi interni di concentrazione lievemente superiore a quella del liquido ambiente; sviluppo lento e vita embrionale protratta, senza metamorfosi; sono resistenti (in prevalenza euritermi) alle mutevoli condizioni di vita, al disseccamento, al congelamento. Perciò attuano i mezzi più vari per sopravvivere (per es., in vita latente allo stato di cisti, gemmule, statoblasti ecc.) alle condizioni sfavorevoli. Nel complesso si nota anche una varietà di forme limitata e l’assenza di interi gruppi animali (Ctenofori, Echinodermi, Tunicati, Cefalocordati).
Il complesso degli organismi che occupano l’ambiente interstiziale delle acque dolci è detto limnopsammon.