Regista teatrale spagnolo (n. Reus 1951). Artista poliedrico, P. è regista di prosa e d'opera, affascinato dal tema barocco dell'illusione teatrale, fautore di un teatro come luogo di piacere e spazio dell'utopia.
Dopo studi di lettere e filosofia, recitò in piccoli ruoli con il Teatro Estudi, rivelandosi con la regia di Reus, Paris y Londres (1972), di cui era anche autore, e con Setmana trágica (1975), storia di una rivolta popolare in Catalogna nel 1909, rappresentate con successo nonostante la proibizione della censura franchista. Nel 1976 con un gruppo di attori catalani fondò a Barcellona il Teatre Lliure: gli allestimenti innovativi di testi di G. Büchner, C. Marlowe, B. Brecht, J. Genet, Shakespeare (Al vostr gust, 1983) fecero del teatro libero un simbolo del rinnovamento del teatro spagnolo dopo il franchismo. Attivo in Spagna come in Francia, in Italia (è stato assistente di Strehler al Piccolo Teatro di Milano e direttore della sezione teatro della Biennale di Venezia nel 1995) e in Polonia (è stato collaboratore di Adam Hanuszkiewicz al Teatro nazionale di Varsavia), P. è stato direttore del Centro dramático nacional di Madrid (1983-89) e poi dell'Odéon-Théâtre d'Europe di Parigi (1989-96); fra le sue regie, caratterizzate da una continua sperimentazione sullo spazio scenico e da fastose scenografie, si possono ricordare: Luces de Bohemia (1984) e Tirano Banderas di R. del Valle-Inclán (1992), El público (1987) e La comedia sin título di F. García Lorca (1989), Roberto Zucco di B. M. Koltès (1993), Gianni Schicchi (1996), La oscura raíz di García Lorca (1998, in occasione del centenario della nascita dell'autore), Il Turco in Italia di G. Rossini (2001), Edipo XXI (2002), La famiglia dell'antiquario di C. Goldoni (2007).