Löss Deposito di colore giallastro, non stratificato, costituito in prevalenza da particelle siltose a spigoli vivi di quarzo, calcite, mica, minerali femici, idrossidi di ferro e minerali argillosi. La genesi del L. è legata all’accumulo di questo pulviscolo finissimo che è trasportato dal vento nelle regioni steppiche e circumdesertiche, dove la vegetazione erbacea ostacola le correnti aeree nelle vicinanze del suolo e trattiene allo stesso tempo le particelle che esse trasportano. Il L. è molto poroso e si presenta coesivo dove c’è una parziale cementazione a opera del carbonato di calcio. È comunque tenero e facilmente erodibile e dove si è accumulato in spessori considerevoli può dar luogo a pareti verticali in cui si rinvengono tracce di piante (radici) e molluschi terrestri. A causa della sua elevata porosità è spesso soggetto a processi di decalcificazione dovuti alle acque di infiltrazione; in questo caso tali acque sciolgono il carbonato di calcio in superficie e lo riconcentrano localmente verso il basso, dando luogo a noduli concrezionali chiamati Lössbambole del Löss. I sedimenti che costituiscono il L. provengono nella maggior parte dei casi dalle piane periglaciali e fluvio-glaciali; tuttavia una certa percentuale di essi ha origine anche dai deserti caldi. Attualmente il L. copre circa il 10% delle terre emerse: è molto diffuso in Asia e raggiunge spessori di centinaia di metri in Cina, nel bacino del Huang He, dove la deposizione di questi materiali si è protratta per tempi più o meno lunghi durante il Quaternario. Altri depositi di L., anche se con spessori più modesti (qualche metro), sono presenti in Europa (dal Sud della Russia fino alla Francia del Nord) e in America Settentrionale e Meridionale (pampas dell’Argentina). Le caratteristiche fisiche del L. rendono questo deposito particolarmente fertile e i suoli che si formano su di esso, grazie ai processi di decalcificazione e lisciviazione, hanno una notevole capacità nel trattenere l’acqua.