Libro che espone, in modo ampio ed esauriente, le notizie fondamentali intorno a un determinato argomento.
La fortuna del termine risale all’Encheiridion o Manuale di Epitteto (gr. ᾿Εγχειρίδιον ᾿Επικτήτου), compendio di massime e insegnamenti morali di Epitteto steso dal suo scolaro Arriano di Nicodemia (è noto in Italia nella traduzione di G. Leopardi). «Enchiridii forma» diceva Aldo Manuzio della serie dei volumi in piccolo formato contenenti classici greci, latini e italiani, iniziata felicemente con il Virgilio del 1501. L’Oráculo manual di B. Gracián (1659), che dava precetti per gente di corte, fu opera molto diffusa nel 17° secolo. Ma il significato moderno e più corrente del termine si è diffuso nel 19° e nel 20° sec., con il moltiplicarsi dei volumi monografici, propedeutici, di volgarizzazione, che in piccola mole racchiudono la trattazione sistematica di una determinata disciplina. L’editore U. Hoepli ne ha dato una serie (Manuali Hoepli, collezione iniziata nel 1875) che abbraccia tutti i rami dello scibile.