Famiglia comitale bresciana, la cui origine si riallaccia forse ai longobardi conti di Bergamo: dapprima vassalli vescovili (sec. 12º), poi feudatarî potenti, famosi come ingegneri militari e condottieri al servizio di Milano e di Venezia. La famiglia, divisasi dalla fine del 14º sec. in varî rami, ebbe il massimo splendore durante il Cinquecento; sopravvivono i rami M. Cesaresco e M. Villagana. n Leopardo, ultimo discendente dei M. da Barco, legò nel 1887 il palazzo gentilizio di Brescia al municipio di questa città: vi furono raccolte numerose pitture provenienti da chiese soppresse e da legati di privati, alle quali, nel 1906, fu unita la pinacoteca lasciata al comune dal conte Paolo Tosio. Il complesso delle raccolte prese il nome di Pinacoteca Tosio-Martinengo.