All’origine sigla di motoscafo armato SVAN (Società Veneziana Automobili Nautiche, il cantiere costruttore), poi interpretata come sigla di motoscafo anti-sommergibile o motoscafo armato silurante. Ideati dalla marina militare italiana, i m. furono costruiti durante la Prima guerra mondiale e adoperati sia per la caccia ai sommergibili sia come siluranti contro le navi di superficie.
I m. furono protagonisti di alcune tra le più audaci azioni belliche attuate nel corso del conflitto: tra queste, nel 1918, l’affondamento delle corazzate austriache Santo Stefano e Viribus Unitis, rispettivamente al largo di Premuda a opera di L. Rizzo e nelle acque di Pola a opera di R. Rossetti e R. Paolucci; il forzamento della baia a sud di Trieste (la ‘beffa di Buccari’), condotto da C. Ciano. Vi partecipò G. D’Annunzio, che come personale interpretazione della sigla m. creò il motto memento audere semper («ricordati di osare sempre»).