Nelle arti grafiche, procedimento di stampa, litografico, che prevede l’uso di lastre metalliche in zinco o alluminio in sostituzione della pietra.
Le lastre per m., che hanno uno spessore di 0,4-0,6 mm, subiscono i trattamenti di granitura e preparazione. La granitura consiste nel creare sulla superficie delle lastre piccole cavità che hanno lo stesso ruolo della porosità della pietra nel trattenere l’acqua di bagnatura; la granitura può ottenersi, con processo artigianale, facendo ruotare e oscillare piccole biglie di vetro, porcellana, o acciaio sulla superficie della lastra fissata in un’apposita vasca e ricoperta da una poltiglia di smeriglio, pomice e sabbia. La preparazione viene operata, dopo il riporto dell’immagine e la gommatura, trattando le lastre con una soluzione di acido fosforico, allo scopo di creare sulla superficie del metallo un sottile strato di sali che la protegga dall’ossidazione, agevolando in tal modo la stabilità dell’immagine.
Data la diffusione industriale dei sistemi fotomeccanici come la fotolitografia, si è potuti giungere all’uso di lastre presensibilizzate che, immesse sul mercato già pretrattate, hanno consentito di abbandonare i metodi artigianali adottati in passato.