Costruzione a sviluppo verticale dalla quale il muezzin invita alla preghiera i credenti musulmani. Il m., posto generalmente in prossimità della moschea, ha avuto forme diverse secondo i luoghi e i periodi artistici; le moschee più importanti possono averne anche più di uno. I m. più antichi costruiti in tutti i paesi sottoposti alla dominazione arabo-musulmana erano di forma quadrata, coperti a terrazza e sormontati da una torretta centrale più sottile corrispondente alla scala; le 4 facciate erano riccamente ornate. In epoca abbaside il m. era caratterizzato da una base quadrata da cui partiva una scala esterna che saliva a spirale intorno a un cilindro centrale (celebri esempi, le torri elicoidali di Sāmarrā, 9° sec.). Nel resto del mondo islamico, il m. si presentava con una serie più ampia di forme, di influenze straniere e di funzioni religiose e laiche (esemplare, il cosiddetto al-Manāra al-Mugīdā in Iraq). In Persia i m. più antichi si sono ispirati alla torre quadrata omayyade, con successive variazioni. In Egitto e in Turchia il m. ha anche assunto maggiore rilievo rispetto alla stessa superficie della moschea (con profilo assottigliato, anche 4 o 6 m. nelle moschee ottomane in Turchia).