Minsk (o Mensk) Città capitale della Bielorussia (2.020.600 ab. nel 2020), situata sulle rive dello Svisloč´, affluente della Beresina; capoluogo dell’oblast´ omonima (40.200 km2 con 1.422.992 ab. nel 2017). Importante centro commerciale, finanziario e industriale. In origine la sua importanza economica derivò all’essere situata al centro di un vasto distretto agricolo. Quasi totalmente distrutta nel corso della Seconda guerra mondiale, si è in seguito sviluppata notevolmente con la creazione di numerose industrie, tra cui le maggiori sono quelle meccaniche, metallurgiche, elettroniche, chimiche e petrolchimiche e le tradizionali attività tessili e alimentari. È inoltre il maggiore centro culturale del paese, con università, accademia di scienze e la Biblioteca statale bielorussa. Nodo stradale e ferroviario, cui fa capo il traffico da e per l’Europa occidentale; il suo aeroporto è il principale del paese.
Ricordata dall’11° sec., formò un principato indipendente, annesso a Kiev nel 1129. Passata (1240 ca.) alla Lituania e allo Stato polacco-lituano (15° sec.), si sviluppò in potenza e ricchezza. Contesa tra Polacchi e Russi, nel 1654 fu tenuta per breve tempo dallo zar Alessio Michajlovič e, con la prima spartizione della Polonia, divenne definitivamente russa. Fu base militare di Napoleone (1812) e luogo di scontro tra Polacchi e Russi durante la guerra della rivoluzione polacca (1831). Nel secondo decennio del 21° secolo la città è stata sede di un lungo processo negoziale per porre fine ai gravi conflitti esplosi nell'area del Donbass (v. Trattati di Minsk).
Di aspetto moderno, dovuto soprattutto agli edifici costruiti nel secondo dopoguerra, M. conserva una fortezza del 18° sec. e la cattedrale cattolica del 17° secolo. Il Museo Nazionale d’Arte conserva opere bielorusse e russe dal 16° sec. all’arte contemporanea. Un museo è intitolato allo scrittore J. Kupala.