(MUDEC) Polo museale ubicato a Milano nella zona ex industriale dell’Ansaldo, i cui impianti produttivi sono stati ristrutturati su progetto di D. Chipperfield attraverso un’operazione di recupero di archeologia industriale al fine di crearvi laboratori, depositi e spazi espositivi per la conservazione e fruizione del patrimonio etno-antropologico presente nelle collezioni del Comune di Milano. Luogo dedicato all'interculturalità, inaugurato nel marzo 2015, il museo è distribuito su un’area di 17.000 m2 e comprende, oltre agli spazi espositivi e ai depositi (anch'essi visitabili dal pubblico su prenotazione), ampi settori per la didattica, la biblioteca e la mediateca. Il fondo museale conservato nella struttura è composto da oltre 7000 opere d’arte, oggetti d'uso, tessuti e strumenti musicali provenienti da tutti i continenti e databili dal 1200 a.C. agli inizi del XX secolo. Tra le collezioni di maggiore rilievo figurano gli oltre 1500 manufatti provenienti dal Giappone e cronologicamente compresi tra il periodo Momoyama (1573-1615) e il periodo Meiji (1868-1912), e le raccolte preispaniche e amerindiane, costituite da terrecotte, tessuti e manufatti di piume, avori, legni e metalli preziosi, che testimoniano la varietà delle produzioni del continente, dai reperti archeologici mesoamericani e andini ai materiali etnografici degli odierni gruppi etnici dell’Amazzonia.