Popolazione del gruppo niloto-camitico meridionale, diviso in tre sottogruppi linguistici (Nandi, Suk e Tatog). I N. occupano la porzione centrale dell’altopiano del Kenya, sono essenzialmente pastori di bovini ma praticano comunque un’agricoltura sussidiaria. Sono divisi in clan esogamici dispersi e patrilineari, che però non appaiono suddivisi in effettivi e funzionali gruppi corporati di discendenza. Esistono, infatti, solo gruppi locali, a base patrilinea, che si definiscono a partire dalle complesse pratiche e strategie di divisione del patrimonio ereditario bovino. La parentela, in ogni caso, è di tipo cognatico, mentre notevole importanza sociale, rituale e militare rivestivano i 7 gruppi di età che tagliavano generazionalmente la società. L’insediamento è disperso, caratterizzato dall’assenza di veri e propri villaggi. Le abitazioni, tra loro molto distanti, si raggruppano in una più ampia unità politico-amministrativa. L’insieme di queste unità costituisce la base di un’aggregazione che in passato aveva importanti funzioni militari.