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neoavanguardia

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Movimenti artistici e letterari d’avanguardia sorti dopo la Seconda guerra mondiale; più in particolare, il movimento letterario cui diedero vita critici e scrittori italiani sul finire degli anni 1950.

La n., che ebbe la sua espressione più significativa nell’attività del Gruppo 63, fu nel campo letterario il riflesso più vistoso del generale impulso alla modernizzazione che investì la cultura italiana nella seconda metà degli anni 1950. Tale impulso, favorendo l’incontro con nuove discipline e indirizzi di pensiero (sociologia, antropologia, linguistica, psicanalisi, fenomenologia), si tradusse in un consistente aggiornamento scientifico nel lavoro dei critici, cui corrispose, da parte di molti scrittori, il rifiuto della letteratura allora in auge (e in particolare di autori come G. Bassani, C. Cassola, G. Tomasi di Lampedusa, ma anche A. Moravia e P.P. Pasolini), accusata di tradizionalismo provinciale, concessioni all’intrattenimento e disimpegno intellettuale. In positivo la n. recuperò l’audacia sperimentale delle avanguardie storiche, innanzitutto del futurismo, si batté per la definitiva consacrazione di C.E. Gadda, assunto a paradigma del nuovo, e predicò nel contempo una programmatica rinuncia alla comunicazione e uno sconvolgimento dell’ordine linguistico, con cui gli scrittori avrebbero dovuto non soltanto negarsi al consumo promosso dall’industria culturale, ma altresì smascherare la falsità dei modelli di comunicazione imposti dallo sviluppo neocapitalistico. Il principale luogo di elaborazione di tali idee fu la rivista Il Verri, fondata nel 1956 da L. Anceschi (ma importanti contributi vennero anche dalle pagine di Menabò; e, in seguito, al movimento si affiancarono riviste come Malebolge, 1963-67, Il Marcatré, 1963-72, Grammatica, 1964); la prima significativa manifestazione della n. fu la pubblicazione, a cura di A. Giuliani, dell’antologia I novissimi. Poesie per gli anni ’60 (1961; nuova ed. 1965), che raccoglieva poesie di E. Pagliarani, dello stesso Giuliani, di E. Sanguineti, N. Balestrini, A. Porta. Seguì un convegno a Palermo nell’ottobre 1963, in occasione del quale si costituì il Gruppo 63, cui parteciparono, oltre ai citati, A. Arbasino, G. Dorfles, U. Eco, A. Guglielmi, F. Leonetti, L. Malerba, G. Manganelli, R. Barilli e altri. Il Gruppo svolse per alcuni anni un efficace lavoro di organizzazione culturale, ma la diversità di posizioni presente al suo interno fin dall’inizio si approfondì fino a provocare lo scioglimento del Gruppo, quando sulle pagine della rivista Quindici (1967-69), nel clima caratterizzato dalle lotte operaie e dalla contestazione studentesca del 1968, vennero a scontrarsi le ragioni di un impegno sia pure radicale, ma circoscritto allo specifico letterario, e quelle di un impegno più esplicitamente rivoluzionario anche sul versante politico. Più che in opere creative (tra cui le più compiute restano forse i romanzi Fratelli d’Italia, 1963, di A. Arbasino, ripreso dall’autore in successive stesure nel 1976 e nel 1993, e Capriccio italiano, 1963, di E. Sanguineti), la n. ha trovato espressione in una fervida attività saggistica (Opera aperta, 1962, di U. Eco; La letteratura come menzogna, 1967, di G. Manganelli), che sarebbe continuata in diverse forme nell’attività di ciascun autore (giornalismo, editoria, università), esercitando una durevole influenza sulla letteratura degli anni successivi.

Vedi anche
Gruppo 63 Movimento letterario italiano d’avanguardia costituitosi a Palermo nel 1963 e attivo sino alla fine del decennio, che all’esperienza neorealista ormai in declino oppose lo sperimentalismo linguistico più estremo, al fine di elaborare una letteratura capace di dialogare con la nuova realtà sociale del ... Nanni Balestrini Scrittore italiano (n. Milano 1935); esponente di rilievo della neoavanguardia (gruppo dei poeti "Novissimi"; "Gruppo 63") distintosi per uno sperimentalismo spinto fino all'adozione di tecniche sempre riconducibili al collage e a una diffusa intuizione circa l'incidenza del caso sul fare poetico. Con ... Antonio Pòrta Pòrta, Antonio. - Pseudonimo del poeta Leo Paolazzi (Vicenza 1935 - Roma 1989). Attivo nell'editoria, redattore di riviste (Il Verri, Quindici) legate all'area della neoavanguardia e membro del Gruppo 63, fu presto noto come uno dei novissimi, inclusi da A. Giuliani nell'antologia omonima (1961). La ... Elio Pagliarani Poeta italiano (Viserba, Rimini, 1927 - Roma 2012). Ha lavorato nel mondo editoriale ed è stato critico teatrale del quotidiano Paese sera (1968-87). Dopo Cronache e altre poesie (1954) ha pubblicato: Inventario privato (1959); La ragazza Carla (nel Menabò di letteratura, 1960, e in volume, col tit. ...
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  • CONTESTAZIONE STUDENTESCA
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Altri risultati per neoavanguardia
  • NEOAVANGUARDIA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    Alessandra Briganti . Il movimento definito complessivamente con il termine "neoavanguardia" ha le sue origini nella situazione sociale e culturale che caratterizza la seconda metà degli anni Cinquanta. È proprio in questo periodo infatti che appare uno dei testi più importanti del futuro Gruppo 63, ...
Vocabolario
neoavanguàrdia
neoavanguardia neoavanguàrdia (o nèo-avanguàrdia) s. f. – Termine con cui talora si indica un movimento artistico-letterario che nelle sue linee programmatiche proponga sperimentazioni più avanzate rispetto a quelle teorizzate dalle avanguardie...
avanguàrdia
avanguardia avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della...
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