Malformazione circoscritta di tessuto, chiamata nel linguaggio comune neo. È espressione di un’anomalia germinativa e di sviluppo, priva di carattere evolutivo, già presente alla nascita o a comparsa tardiva, talvolta a incidenza familiare ed ereditaria, localizzata con maggior frequenza sulla pelle. A seconda dell’origine si distinguono: n. epidermici, che si presentano come rilevatezze di consistenza più o meno dura, di aspetto vegetante, di colorito variabile dal giallo scuro al nero, di cui fanno parte le verruche; n. pigmentari, di varia grandezza e consistenza, di colorito bluastro o nero, derivanti da accumulo di melanina nelle cellule dell’epidermide, o dall’inclusione nell’epidermide e nel derma papillare di cellule melanoblastiche; n. misti, di varia grandezza e consistenza, a struttura mesenchimale, lipomatosa, fibromatosa, spesso non pigmentati, e angiomatosa, di colorito dal rosa al violaceo; n. pelosi, caratteristicamente coperti da peli spesso disposti a ciuffi; n. ipoplasici, consistenti in chiazze acromiche per assenza di pigmento, o anemiche per agenesia vasale, o alopeciche per agenesia di peli e follicoli, o atrofiche per ipoplasia di alcuni componenti tessutali. Sindrome n.-basocellulare Rara affezione ereditaria caratterizzata dall’associazione di n. basocellulari multipli localizzati simmetricamente al viso, al collo, al tronco, con cisti della mandibola e talvolta anomalie scheletriche (scoliosi, coste bifide, metacarpi più corti del normale). A carico dei n. è possibile talvolta osservare la degenerazione in epiteliomi basocellulari.
Nevocarcinoma Neoplasia insorta su un n. pigmentario preesistente (➔ melanina).
Nevoxantoendotelioma Malattia cutanea dell’età evolutiva, con tendenza alla guarigione spontanea, caratterizzata da chiazze di aspetto xantomatoso, alcune delle quali presentano al centro una piccola chiazza simile a un n. pigmentario.