Regista e attore cinematografico russo (n. Mosca 1945). Appartenente a una nota famiglia di intellettuali, studiò, come il fratello maggiore Andrej (v.), presso l'Istituto statale di cinematografia, diplomandosi in regia nel 1971. Si segnalò presto come uno dei più significativi autori del cinema russo, non solo per la particolare abilità nella messa in scena (dovuta anche alla sua esperienza teatrale), ma anche per la lucida intelligenza dei problemi della società russa: Raba ljubvi (Schiava d'amore, 1975); Neokoncennaja pesa dlja mechaničeskogo pianino (Partitura incompiuta per pianola meccanica, 1976), da un racconto di Čechov; Piat´ večerov ("Cinque serate", 1978); Neskol´ko dnej iz žizni Oblomova (Oblomov, 1979), da Gončarov; Oci ciornie (1987); Urga (1991); Utomlën-nye solncem (Burnt by the sun, 1994, premio della giuria al festival di Cannes e Oscar come miglior film straniero); Anna (1996), ritratto-documentario sulla figlia e Sibirskiy tsiryulnik (Il barbiere di Siberia, 1999); 12 (2007), thriller psicologico ispirato a La parola ai giurati di S. Lumet; Utomlyonnye solntsem 2: Predstoyanie (Burnt by the sun 2, 2010), sequel della pellicola che gli è valsa l'Oscar nel 1994, cui ha fatto ancora seguito Utomlyonnye solntsem 2: Tsitadel (2011). Nel 2007 è stato insignito del Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.