Nižnij Novgorod Città della Russia (dal 1932 al 1990 Gor´kij; 1.272.527 ab. nel 2009), alla confluenza dell’Oka nel Volga, capitale dell’oblast´ omonima (74.800 km2 con 3.340.684 ab. nel 2009). Si divide in città alta e in città bassa: la prima sorge su tre colline alla destra del Volga ed è dominata dal Cremlino; la seconda si è sviluppata lungo le sponde dell’Oka e del Volga. Pur conservando la sua importanza come centro commerciale, la città basa la propria economia sul settore secondario; è in una delle zone più industrializzate del paese: conta complessi siderurgici, meccanici, automobilistici, chimici, alimentari, fabbriche di materiale elettrico, della gomma, delle materie plastiche e del vetro. Nella sua area metropolitana sono compresi i centri di Bor (vetrerie), di Balahna e di Pravdinsk sul Volga (cartiere), Dzeržinsk (chimica) e Kstovo (raffinerie petrolifere).
N. sorse nel 1220 per opera di Jurij Vsevolodovič granduca di Vladimir, sviluppandosi presto come mercato di scambio; dapprima soggetta ai principi di Suzdal´, nel 14° sec. si governò in maniera autonoma, eleggendo propri duchi. Conquistata (1390) dal principe di Mosca Vasilij Dmitrevič con il concorso dei Tatari dell’Orda d’Oro, nel 1417 passò definitivamente a fare parte dello Stato moscovita; nel 1445 fu occupata dai Tatari di Ulu Mehmet; potentemente fortificata (1508-11), resistette agli assalti dei Mongoli (1513, 1520 e 1536). Nel 1524 veniva istituita, nelle vicinanze, la fiera di Makar´ev, per la quale N. divenne uno dei centri più ricchi e popolati della Russia moscovita; sede di due accademie, greca e slava, partecipò attivamente al rinnovamento della cultura letteraria russa alla fine del Settecento. Le fiere (annuali dal 1817) furono soppresse dal governo sovietico nel 1930.
Lago di N. Lago artificiale (1590 km2) situato a 35 km ca. da N., ottenuto negli anni 1950 dallo sbarramento, mediante una diga lunga 12.905 m, del medio corso del Volga a Gorodec.