Il 17 settembre 2011 a New York una marcia di un centinaio di persone nel cuore finanziario della città diede inizio a Occupy Wall Street, il movimento degli indignados americani che per circa due mesi si accampò a Zuccotti park, una piazza ad appena due isolati dalla Borsa di New York. Sull’onda della grave crisi economica e finanziaria che attraversava il Pianeta i manifestanti gridavano i loro slogan contro il potere finanziario e la sperequazione sociale. Preparata dalle battaglie della rivista canadese Adbusters contro il consumismo e il potere invasivo della pubblicità e delle grandi corporations, la protesta collettiva di Occupy Wall Street, volutamente antigerarchica e senza leader riconosciuti, riuscì a catturare per diverse settimane l’attenzione dei media di tutto il mondo e a conquistarsi le simpatie di una gran parte degli americani che ne condivideva le principali parole d’ordine: End the war, tax the rich. Aiutato dalle donazioni dei simpatizzanti, l’accampamento si dotò di punti ristoro, di una biblioteca ricca di diverse centinaia di volumi, di una televisione e di una radio che diffondevano le idee del movimento. La musica e i comizi estemporanei dei partecipanti caratterizzarono la protesta che coinvolgeva trasversalmente più generazioni e racchiudeva al suo interno diverse anime anche molto distanti tra loro dal punto di vista sociale, culturale e ideologico. Versioni locali di Occupy Wall Street sorsero anche in altre città degli Stati Uniti: a Portland, nell’Oregon, e soprattutto in California, a Oakland, dove scese in campo il movimento dei lavoratori. «Noi siamo il 99%» scandivano a Zuccotti park gli occupanti, per denunciare la differenza tra l’1% dei cittadini ricchissimi degli Stati Uniti e il resto della popolazione. Il 15 ottobre 2011 una giornata internazionale di mobilitazione vede il popolo degli ‘indignati’ in piazza in 71 diversi paesi, oltre 790 città. Tutte manifestazioni pacifiche e imponenti, tranne a Roma, dove alcune centinaia di violenti, responsabili di numerose devastazioni, impediscono al corteo di sfilare. Un mese dopo, nella notte tra il 14 e il 15 novembre, Zuccotti park viene sgomberata dalla polizia ma il sito del movimento continua a promuovere la pacifica occupazione degli spazi pubblici per sperimentare la partecipazione attiva e diretta dei cittadini alla cosa pubblica. Nel maggio 2012 Occupy Wall Street ha indetto, insieme agli indignados spagnoli e ad altre organizzazioni di protesta, una settimana globale di azione, culminante nella manifestazione del 15 maggio a Times Square per festeggiare il primo anniversario della nascita del movimento spagnolo; iniziative analoghe sono state organizzate in varie città degli Stati Uniti.