Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
E’ considerata un’organizzazione internazionale sui generis, essendo nata non sulla base di un trattato istitutivo, ma di una conferenza tra gli Stati europei che è andata via via istituzionalizzandosi. L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) è sorta infatti dalla Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE), convocata per la prima volta a Helsinki, nel 1972, con lo scopo di riprendere il dialogo tra Est e Ovest. L’Atto finale fu firmato a Helsinki il 1° agosto 1975 dai capi di Stato e di governo dei 35 paesi partecipanti.
Gli eventi storici della fine degli anni 1980 portarono a un ampliamento dell’area di competenza della CSCE, favorito anche dall’adozione della Carta di Parigi per una nuova Europa, del 1990, che ha trasformato la Conferenza da un forum negoziale in un’organizzazione con istituzioni permanenti, e dal Documento di Helsinki del 1992. Nel dicembre del 1994, in occasione del vertice di Budapest, i capi di Stato e di governo dei paesi membri hanno quindi deliberato il mutamento di nome della Conferenza, a partire dal 1° gennaio 1995.
A livello istituzionale l’OSCE si compone: delle riunioni dei capi di Stato e di governo, aventi cadenza biennale, che rappresentano anche la massima istanza dell’Organizzazione; del Consiglio dei ministri, formato dai ministri degli Affari esteri degli Stati partecipanti, che si riunisce almeno una volta l’anno e a cui spetta l’esame di qualsiasi problema relativo all’Organizzazione; del Segretariato, che ha sede a Vienna, e al cui vertice viene nominato ogni tre anni un segretario generale che rappresenta l’organizzazione e assiste il presidente; della presidenza in esercizio, che spetta al Ministro degli affari esteri che detiene la presidenza dell’OSCE, il quale rimane in carica un anno e può essere assistito dal suo predecessore e dal suo successore; di un Consiglio permanente, organo ordinario dell’Organizzazione preposto alle consultazioni politiche e al processo decisionale. Gli Stati membri sono 57.
Diritti umani. Diritto internazionale
Minoranze. Diritto internazionale