Sow, Ousmane. – Artista senegalese (Dakar 1935 – ivi 2016). Tra i più noti e significativi artisti africani contemporanei, si è trasferito in Francia nel 1956, apprendendo qui la professione di infermiere e fisioterapista e assecondando parallelamente la sua vocazione artistica, che lo ha spinto nel 1984, dopo il ritorno in patria, a dedicarsi esclusivamente alla scultura. Autodidatta, la profonda conoscenza dell’anatomia umana maturata negli anni di lavoro fisioterapico informa le sue opere, sculture di grande formato realizzate senza modello e con una tecnica singolare (un impasto di terra e minerali macerati insieme ad altre sostanze applicato su un'armatura di metallo o paglia) in cui il corpo, saldo e muscolare, traduce con violenta potenza evocatrice una dirompente forza vitale, nelle prime fasi del suo lavoro strettamente raccordata a temi africani (statue dei lottatori Nuba, 1984-87; serie Masai, 1988-89; serie Zulu, 1990-91; serie Peul, 1993-94). Consacrato al successo mondiale dalla mostra Pont des Arts, allestita a Parigi nel 1999 (tra le opere più significative di questo periodo va citata la celebre serie Little Bighorn, 1994-99), negli anni successivi ha privilegiato la rappresentazione di soggetti familiari o di personaggi illustri (N. Mandela, V. Hugo, M. Luther King, il generale de Gaulle), sperimentando nelle ultime fasi della sua carriera artistica la scultura bronzea.