Antico popolo di stirpe illirica, mescolato a elementi celtici, abitante a N della Dalmazia fino al Danubio, e nei territori della Sava e della Drava; le tribù più importanti erano quelle dei Breuci, Boi, degli Azali e Aravisci. La civiltà dei P. nel 2° sec. a.C. era ancora allo stadio corrispondente a quello di La Tène, tranne nelle zone a più diretto contatto con la romanità. Parzialmente vinti da Ottaviano (35-34 a.C.), i P. furono sottomessi da Tiberio (12-10 a.C.) che incluse la regione nella provincia dell’Illirico.
Un’insurrezione di Dalmati e P. scoppiata nel 6 d.C. venne repressa dopo una resistenza di tre anni: l’Illirico fu allora diviso nelle due province di Dalmazia e Pannonia (in principio chiamate Illirico Superiore e Illirico Inferiore). Traiano, fra il 102 e il 107, separò la Pannonia in due province, la Superiore a Occidente, l’Inferiore a Oriente e stanziò gli accampamenti legionari lungo il Danubio, presso i quali sorsero centri cittadini come Carnunto, Vindobona, Brigezione, Aquinco. Su impulso dei Romani si sviluppò l’agricoltura, fonte principale di ricchezza del paese. Nel 3° sec., con il predominio dell’esercito, la regione, essenzialmente militare, assunse notevole importanza: più imperatori furono acclamati dalle legioni del Danubio e due, Aureliano e Probo, erano Pannoni. Contro i Goti, che premevano ai confini, condussero guerre Claudio II, Aureliano e Probo (268-85). Con l’ordinamento dioclezianeo la Pannonia Superiore fu divisa in Pannonia Prima, a N della Drava, e Savia, fra la Drava e la Sava; l’Inferiore in Pannonia Secunda e Valeria. Nel 372 i Goti, sconfitto Valente ad Adrianopoli, occuparono quasi tutta la regione; nel 441 anche l’ultima parte era conquistata dagli Unni.