Portoghési ⟨-si⟩, Paolo. - Architetto e storico dell'architettura italiano (Roma 1931 - Calcata, Viterbo, 2023). L'attività di P. si è svolta parallelamente sui versanti della ricerca storica e della progettazione architettonica, puntando alla reintegrazione della memoria collettiva nella tradizione dell'architettura moderna. Tra le sue opere di architettura: Moschea e Centro culturale islamico a Roma (1984-95), quartiere Rinascimento nel Parco Talenti a Roma (2001).
Laureatosi nel 1957, ha insegnato Storia della critica (1962-66) all'università di Roma, dal 1967 al 1977 è stato prof. di storia dell'architettura presso il Politecnico di Milano, di cui è stato preside dal 1968 al 1976. Ha insegnato progettazione presso la facoltà di architettura dell'univ. di Roma. Ha diretto il settore architettura della Biennale di Venezia (1979-82), di cui è anche stato presidente (1983-93). Ha inoltre fondato e diretto riviste come Controspazio, Eupalino e Materia. Nominato (2002) Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Socio nazionale dei Lincei (2000), dal 1977 socio dell'Accademia delle Arti di Firenze. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti per l'attività svolta, ricordiamo il premio IN/Arch per la critica storica; la medaglia d'oro della Fondazione Manzù (1971); il premio Reggia di Caserta (1973); il premio Fregene (1981); la laurea honoris causa dell'università di Losanna (1984); la Legion d'Onore (1985); il premio Campidoglio per la cultura (2005).
Alla sua attività di storico e critico si devono testi quali: Guarino Guarini, 1956; Roma barocca, 1966; Borromini, architettura come linguaggio, 1967; Roma del Rinascimento, 1970; Album del Liberty, 1975; L'angelo della storia. Teorie e linguaggi dell'architettura, 1982; Postmodern. L'architettura nella società postindustriale, 1982; La piazza come "luogo degli sguardi", 1990; I grandi architetti del Novecento (1998); Architettura e natura (1999); Geoarchitettura (2005). Tra le sue opere di architettura vanno ricordate: casa Baldi a Roma (1959), casa Andreis a Scandriglia (1963); casa Papanìce a Roma (1967); Istituto tecnico industriale a L'Aquila (1968); chiesa della Sacra Famiglia a Salerno (1968); Centro sociale con biblioteca civica ad Avezzano (1969); Moschea e Centro culturale islamico a Roma (1976-91); sede dell'Accademia di belle arti a L'Aquila (1978); complesso residenziale ENEL a Tarquinia (1981); padiglione termale a Montecatini (1987); teatro di Catanzaro (1988); edifici termali a Nocera Umbra (1989); piazza Leon Battista Alberti a Rimini (1990); torri di Pietralata per lo SDO di Roma (1996); chiesa di S. Maria della Pace a Terni (1997); quartiere Rinascimento nel Parco Talenti a Roma (2001); progetto per la torre di Shangai (2006); progetto per la ristrutturazione di piazza San Silvestro a Roma (2011); campus del Centro di riferimento oncologico di Aviano (2016); complesso interparrocchiale della chiesa di San Benedetto a Lamezia Terme (2019). Esposizioni sulle sue opere architettoniche si sono avute alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia (1977), al Bauzentrum di Vienna, alla Hochschule für Bildende Kunste di Amburgo, e inoltre a Berlino, Karlsruhe, Bielefeld, Gottinga, Osaka, Kassel, Parigi, New York, San Francisco, Milano e lungo via Giulia a Roma. Tra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano: Roma/amoR. Memoria, racconto, speranza (2019); Poesia della curva (2020); Abitare poeticamente la terra. La casa, lo studio e il giardino di Calcata (con G. Portoghesi, 2022).