Regista teatrale svedese (Stoccolma 1890 - ivi 1944). Figlio dell'attore e regista August, studiò a Berlino con M. Reinhardt e, tornato in patria, venne scritturato al Lorensbergteatr di Göteborg come regista. Tra il 1918 e il 1922 allestì opere di Shakespeare (Amleto, Come vi pare, Re Lear, Otello, Romeo e Giulietta) accanto a drammi di Strindberg (Till Damaskus "Verso Damasco", e Mäster Olof "Maestro Olao"). Passato nel 1923 al Konserthuset di Stoccolma presentò due opere del Rinascimento scandinavo, Tobie Comedia di Olaus Petri (1923) e Tisbe di M. A. Asteropherus (1925), liberandosi, grazie anche allo spazio scenico offerto dal teatro, da ogni convenzione naturalistica. Su questa linea di profonda innovazione L. diresse tra il 1927 e il 1929 il Dramatiska Teatr curando messe in scena sperimentali di grande interesse (Strano interludio di E. O'Neill e Oplà, noi viviamo di E. Toller) in cui si avvertiva l'influenza di E. Piscator e di V. E. Mejerchol´d. Unitosi all'attore G. Ekman nel 1931, conseguì i suoi maggiori successi: Peer Gynt di Ibsen (1933); Amleto (1936) e Il mercante di Venezia di Shakespeare (1937).