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Lorenzétti, Pietro

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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi un personale senso di drammaticità e di partecipazione agli eventi rappresentati e una sensibilità per i dettagli quotidiani. La sua arte trova l'espressione più compiuta nel trittico della Natività della Vergine (1342, Siena, Museo dell'Opera del Duomo).

Vita e opere

Fratello, probabilmente maggiore, di Ambrogio. La valutazione critica della sua arte è stata condizionata dalle poche e controverse date e notizie che lo riguardano: l'esperienza giottesca, posta da quasi tutti i critici all'inizio della sua formazione, è vista invece da alcuni come una componente fondamentale del suo stile, evidente in particolar modo nelle sue ultime opere. La sua prima opera certa è il Polittico per l'altare maggiore della Pieve di Arezzo, commissionato dal vescovo Tarlati nel 1320, dove l'influenza di Giotto è già superata in una personale interpretazione (notevole la scena dell'Annunciazione nell'ordine superiore). Prima di questo momento sono collocati l'affresco tripartito della Cappella Orsini nella basilica inferiore di Assisi (forse la sua opera più antica, dove i motivi giotteschi non sono ancora fusi con la sua precedente educazione pittorica di marca essenzialmente duccesca) e la pala della Beata Umiltà (Uffizi), da alcuni datata al 1316 per la forte presenza dello stile di Giotto e da altri critici spostata al 1341. Tra il 1326 e il 1329 lavorò di nuovo ad Assisi (Crocifissione e scene post mortem del ciclo cristologico nel transetto della basilica inferiore) precisando i motivi iconografici e stilistici giotteschi (capacità della resa spaziale, funzione drammatica del chiaroscuro realizzata in venature di dolce tenerezza). Una drammaticità meno tesa è espressione caratteristica del tema del "colloquio" tra madre e bambino, spesso da lui rappresentato ma con modi alquanto diversi da quelli di Giovanni Pisano, che ne era stato l'inventore: anche qui riesce a sciogliere l'atmosfera assoluta di Giovanni nella consapevole mestizia di un sentimento che nella sua "quotidianità" poteva essere accessibile a tutti i fedeli. Nel 1329 eseguì una pala d'altare a Siena, ora in parte alla Pinacoteca. Del 1342 è il fondamentale trittico della Natività della Vergine, per l'altare di s. Savino nel duomo di Siena, ora al Museo dell'opera del duomo, in cui è possibile notare un riavvicinamento agli interessi del fratello Ambrogio da riconoscersi nei tentativi prospettici.

Vedi anche
Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra le alte valli dell’Arbia e dell’Elsa. Sviluppatasi lungo la Via Cassia a partire dal 9° sec., ebbe fra 12° ... Arezzo Comune della Toscana (384,7 km2 con 98.259 nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 296 m s.l.m., al margine meridionale di un’ampia conca appenninica che nella sua parte settentrionale è lambita dall’Arno e attraversata dal canale maestro della Chiana. A. è costituita da due parti, una ... Pistoia Città della Toscana (236,1 km2 con 90.908 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si trova al limite settentrionale della pianura dell’Ombrone pistoiese, compresa fra l’Arno a S, il Monte Albano a O e le pendici dell’Appennino a N e a E. L’abitato è costituito da un nucleo più antico racchiuso entro il ... Firenze Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m s.l.m., all’estremità sud-orientale di un bacino intermontano, percorso dall’Arno, nel quale sorgono ...
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Altri risultati per Lorenzétti, Pietro
  • LORENZETTI, Pietro
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 65 (2005)
    Michela Becchis Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi con Storie della Vergine sulla facciata dello spedale di S. Maria della Scala, letta nel 1649 da Ugurgieri Azzolini, ...
  • LORENZETTI, Pietro
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1996)
    C. De Benedictis Pittore senese, fratello dell'altrettanto celebre e prolifico Ambrogio, documentato dal 1306 - quando un Petruccio di Lorenzo viene pagato "per una dipintura nella tavola dei Signori Nove" (Milanesi, 1854, p. 194) - al 1345, data che compare sugli affreschi firmati di S. Michele Arcangelo ...
  • LORENZETTI, Pietro
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Arduino Colasanti Pittore, nato in Siena, probabilmente intorno al 1280, ivi morto, secondo la tradizione, insieme col fratello Ambrogio durante la peste del 1348. Se egli è da identificare col Petruccio di Lorenzo al quale il 25 febbraio del 1306 si pagavano una lira e dieci soldi per una tavola eseguita ...
Vocabolario
pietra d'inciampo
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
piètra
pietra 'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
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