Pulsazione di una grandezza q variabile armonicamente con il tempo, cioè del tipo q=Qsen(ωt+ϕ), periodica quindi di periodo T=2π/ω, è la costante ω=2π/T, che dà in rad/s, la variazione della fase (ωt+ϕ) nell’unità di tempo; poiché 1/T=ν è la frequenza, la p. si può considerare uguale al prodotto 2πν.
L’attività contrattile, ritmica, di un organo cavo, con particolare riguardo al cuore e alle arterie. Nella pratica clinica le p. cardiache si apprezzano, in condizioni normali, a livello della punta del cuore, in coincidenza di ciascuna sistole; le p. arteriose lungo il decorso delle arterie superficiali, quando esse si dilatano per azione dell’onda sfigmica.
Per estensione, il termine è talora usato per indicare un movimento ritmico o una variazione periodica.