Utensile per la lavorazione di finitura dei legnami o di altri materiali (cuoio, fibra ecc.) con produzione di trucioli molto fini. Le r. a mano sono rastremate verso la punta e munite di un codolo nel quale va innestato un manico di legno su cui si esercita la pressione necessaria alla lavorazione. I denti sono ricavati dalla superficie dell’acciaio indipendentemente uno dall’altro ribattendo con bulino, anticamente a mano e oggi con macchine adatte, in modo da sopraelevare il materiale sotto forma di piccole punte costituenti ognuna un utensile elementare.
Nelle r. per lavorazione a macchina (r. rotative) la forma dell’utensile è cilindrica con punte disposte sulla superficie laterale, oppure troncoconica o anche sferica. A seconda del numero di punte taglienti per cm2 di superficie, le r. vengono dette a taglio grosso, medio, bastardo, mezzo dolce e dolce.
Dispositivo per la triturazione dei rifiuti solidi urbani, formato essenzialmente da bracci rotanti che trascinano i rifiuti su superfici metalliche abrasive, causandone lo sminuzzamento.